"Tolleranza zero" ...

Se tutti gli enti che non rispettano la legge e le Convenzioni fin nei minimi dettagli fossero denunciati dagli obiettori il cui lavoro essi sfruttano, l'intero sistema del servizio civile entrerebbe in crisi e forse questo ci avvicinerebbe all'abolizione della schiavitù legalizzata che è il servizio di leva. Art. 11. Della nuova legge sull'OdC ribadisce:
L'obiettore che intende farsi ricusare o far sciogliere la Convenzione dell'ente a cui è stato assegnato si deve assicurare immediatamente che nel proprio ente siano rispettati tutti questi aspetti.
Ad esempio: gli obiettori sono utilizzati in rapporto alle finalità dell'ente? Se l'ente ha come fine, ad esempio, la lotta contro il cancro, l'obiettore viene utilizzato per combattere il cancro, o piuttosto per fare le pulizie della sede?
L'orario e le condizioni di lavoro "tutelano l'integrità fisica e morale del cittadino"? Detto in altre parole, ad esempio, il luogo di lavoro rispetta le norme sull'antinfortunistica e sulla sicurezza sul luogo di lavoro (legge 626)? L'orario di lavoro è uguale a quello degli altri impiegati? Ma soprattutto: il vostro lavoro veniva svolto o dovrebbe essere svolto da personale dipendente?
In qualsiasi momento e in qualsiasi condizione l'ente deve essere in grado di funzionare senza gli obiettori, altrimenti il vostro servizio è sostituzione di personale.
Ad esempio un obiettore non può assolutamente sostituire il titolare di un incarico o colui che è preposto ad un determinato servizio (ad esempio tenendo aperto un ufficio). Il responsabile di quel determinato incarico o servizio deve essere presente, collaborare con l'obiettore e sorvegliarne le azioni, dato che è lui responsabile per quanto avviene. Questo è il significato di 'appoggio' quando si parla del lavoro degli obiettori. In nessun caso un obiettore può essere in servizio senza che il responsabile sia facilmente reperibile.
Se nonostante tutto si viene assegnati ad un compito di responsabilità senza la presenza del responsabile, è talvolta necessario rifiutarsi perché si rischia di assumersi responsabilità connesse a quel determinato ufficio o servizio non avendone la capacità, la competenza o comunque l'incarico. Certamente è molto difficile applicare queste regole in un'associazione di volontariato dove non ci sono dipendenti, ma anche in questo caso è possibile (ad esempio è vietato il lavoro d'ufficio etc.).
Noi abolizionisti crediamo che buona parte degli obiettori in servizio stiano sostituendo personale. Se tutti gli obiettori che si trovano in queste condizioni denunciassero i propri enti, cesserebbe l'odiosa pratica di licenziare personale per assumere obiettori e l'intero sistema del servizio civile entrerebbe in crisi. Infatti l'utilizzo di obiettori di coscienza al posto di stipendiati non è un'aberrazione marginale, ma è insito nel sistema stesso del servizio civile, dato che è troppo forte la tentazione di sfruttare manodopera coatta senza diritti sindacali e senza paga, e dato che sono praticamente inesistenti i meccanismi in grado di impedire un simile abuso.
La denuncia sistematica da parte degli obiettori degli enti che li impiegano in sostituzione di personale stipendiato e la conseguente crisi del servizio civile, sicuramente renderebbe meno conveniente per gli Enti sfruttare gli obiettori e potrebbe ingenerare una discussione sul significato di questo "servizio". Inoltre la questione arriverebbe probabilmente all'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze politiche, e ci porterebbe così più vicini all'abolizione degli odiosi "10 mesi".