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LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA DIFESA CARLO SCOGAMIGLIO
Firenze, 9 luglio 1999
Onorevole Ministro Scognamiglio,
Sono la presidente di "Né giusta né utile" - Comitato per l'abolizione
della leva obbligatoria, militare e civile, un comitato che si è costituito
l'anno scorso e che è fra i fondatori della Coalizione Stop Conscription in
Europe Now, della quale fanno parte organizzazioni abolizioniste jugoslave,
ungheresi, russe, tedesche, turche etc. In Italia, insieme al Partito
Radicale, abbiamo raccolto quasi 30.000 firme su una petizione indirizzata
al Parlamento Italiano ed a quello Europeo in cui si chiedeva l'abolizione
della leva e si proponeva l'istituzione di corpi militari e civili di
difesa comune a livello europeo.
Abbiamo molto apprezzato nel febbraio scorso la Sua proposta di abolire
anche in Italia la leva obbligatoria - anche se i tempi da lei prospettati
ci paiono un po' lunghi. A febbraio lei disse che entro 15 giorni avrebbe
presentato il progetto di legge. Per quanto ne sappiamo, ancora non ha
presentato alcun progetto di legge.
Ci rendiamo conto che il recente impegno dell'Italia in Kosovo possa averle
fatto rimandare l'attuazione della sua proposta. Adesso però è tempo di
rispettare l'impegno preso. Le chiediamo quindi di presentare il prima
possibile la sua proposta di legge.
Nello stendere il progetto di legge ci permettiamo di consigliarle di non
tener presenti soltanto le esigenze della Difesa, ma anche le esigenze
delle centinaia di migliaia di giovani che da qui al 2007 saranno ancora
sottoposti alla leva.
Ad esempio nei Paesi Bassi nel 1996 la leva fu abolita in 8 mesi. Fra
l'altro dopo che il Ministro aveva annunciato l'intenzione di abolire la
leva, gli ultimi coscritti furono richiamati per un periodo di tempo minore
e ricevettero lo stipendio dei volontari.
Infine, speriamo che nel suo progetto di legge non ci sia spazio per
qualsiasi forma di servizio civile obbligatorio, purtroppo spesso ventilato
come alternativa alla leva militare. L'unica alternativa lecita alla
coscrizione è il volontariato, sia in ambito militare che civile. Il
volontariato coatto è una forma di lavoro forzato, e come tale è vietato
dalla Convenzione Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali,
cui anche il nostro paese aderisce.
La ringrazio per i ragguagli che ci vorrà dare.
Dr. Valentina Piattelli,
"Né giusta né utile" - Comitato per l'abolizione della leva obbligatoria,
militare e civile.